Quando la fiducia è tutto

Costruire relazioni basate sulla fiducia reciproca può contribuire a migliorare le performance sportive.

 

A scommettere su tale assunto e a ideare un progetto davvero innovativo in città sono il consulente filosofico Luca Zanoli e lo psicologo Luca Masini.

 

L’idea è nata conversando con l’allenatrice Maddalena Bigarelli, la quale, da tempo, con grande sensibilità, utilizza un approccio metodologico teso a rafforzare i rapporti tra le sue ragazze.

 

Parte fondante e innovativa del progetto è il sodalizio tra filosofia e psicologia al servizio delle problematiche specifiche del cheerleading, come ad esempio l’antagonismo tra membri dello stesso set, la pretesa di essere la migliore e la difficoltà ad elaborare i propri errori, al fine di farne risorse, e la fiducia nelle compagne.

 

“La fiducia in questa disciplina sportiva è fondante e basta poco perché si sgretoli: una caduta o una discesa scomposta della flyer, l’atleta che viene lanciata in aria, può comportare un infortunio per ciascun componente del set e incidere negativamente anche sulla motivazione di tutto il gruppo”.

 

Gli aspetti relazionali sui cui Zanoli e Masini si concentramo si riferiscono sia alla relazione con se stessi,

 

dalla motivazione alla percezione di sé, dall’accettazione dei propri limiti al loro superamento, dalla consapevolezza delle proprie capacità allo sviluppo di nuove abilità” che alla relazione con gli altri, “dallo spirito di gruppo alla capacità di dare feedback, dal comprendere le aspettative altrui al sapere come soddisfarle, dal poter comunicare efficacemente alla capacità di ricevere una critica.

 

Dinamiche e attriti - sottolineano Zanoli e Masini - che si riverberano sulla prestazione sportiva poiché l’aspetto mentale, seppur largamente trascurato in ambito dilettantistico, è comunque fondamentale per migliorare le proprie performance a tutti i livelli”.

 

Gli approcci metodologici adottati dai due professionisti sono tanto differenti quanto complementari, muovendosi dal terreno del logos a quello del pathos. “Io mi concentro soprattutto sul linguaggio, sull’interpretazione che le ragazze danno al proprio comportamento, sulla razionalizzazione - spiega Zanoli - in poche parole sulla coerenza tra il pensiero e l’agito, per smantellare sistemi di difesa e di comfort. Masini, al contrario, pone l’accento sugli aspetti emozionali e sulla percezione empatica dei vissuti delle atlete”.



Jessica Bianchi
Tempo News

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